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preti ignoranti
di  Gianni Toffali

27/10/2011

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Mentre le gerarchie vaticane si apprestavano a incontrare gli appartenenti di altre religioni ad Assisi, Mercoledì 26 ottobre le Iene hanno mandato in onda un servizio ove è saltato fuori che otto preti su dieci, non conoscono o ricordano i dieci Comandamenti.(1)

 

 



(1) Che vergogna!!!

       Per togliersi dall’imbarazzo, uno dei molti sacerdoti che non ha saputo rispondere al banale interrogativo, ha solennemente dichiarato che per un cattolico, l’ osservanza dei dieci comandamenti non è obbligatoria.(2)

 

(2) Ma se non è obbligatoria, non si capisce perché si chiamano "comandamenti". Per questo pretonzolo i comandamenti... non comandano.

      Dinnanzi a cotanta palese ignoranza da parte dei pastori della Chiesa, la domanda che sorge spontanea è: ma è normale cercare di convincere(3) gli esponenti delle altre religioni che la cattolicità incarna la Verità tutta intera (a meno che gli incontri interreligiosi servano ad altro), quando gli stessi ministri ne sanno meno di un imberbe chierichetto?

 

(3) Evidentemente il nostro Toffali presuppone che la Chiesa debba e voglia fare missione, che debba e voglia convertire, la qual cosa è semplicemente impensabile nella chiesa conciliare: I conciliari dialogano, non convertono, perché (dicono) ci si salva sempre e comunque, qualunque religione si segua, infatti (dicono) tutti pregano lo stesso Dio, anche se con forme e nomi diversi, ma sempre e comunque riconducibili (dicono) allo stesso unico Dio. A questo punto però ci dovrebbero spiegare perché mai N.S. Iddio Gesù Cristo si è incarnato, perché ha sofferto tanto, perché si è fatto ammazzare, dal momento che noi ci saremmo salvati comunque. Analoga domanda facciamo agli ebrei che partecipano all'incontro di Assisi e accettano il dialogo: perché mai Dio si scelse un popolo, imponendogli leggi e costumi, se alla fine tutti i popoli si salvano? Similmente potremmo chiedere a tutte le religioni... È evidente la conclusione che il dialogo è contro tutte le religioni

       Papa Ratzinger, se non vuole che i fedeli si disperdano nei meandri delle "false" religioni(4) (paradossalmente promosse dagli incontri interreligiosi), dovrebbe impegnarsi a verificare che nei seminari, non vengano propagandate false dottrine, false teologie e falsi catechismi.
       Dovrebbe altresì:
       accertarsi, che dai pulpiti non vengano proferiti discorsi incompatibili con la dottrina cattolica;
       controllare che i presunti media cattolici, non veicolino messaggi discordanti con il magistero
       e soprattutto pretendere che i Vescovi segnalino all’Ufficio della Congregazione della Fede, eventuali preti in odor di "eresia"(5), vale a dire coloro che hanno scambiato la Chiesa cattolica per un'agenzia filantropica o per un'associazioni ecologista.

 

 

(4) Ma non vuole?

 



(5) Il nostro Toffali è rimasto al pre-concilio! Non sa che che nell'era del Concilio non si adopera la medicina della severità e che gli eretici vanno promossi a professori di Università, a Vescovi, a Cardinali?...

       La piaga dei preti pedofili, è solo la punta visibile di un iceberg, la cui vera gravità si chiama crisi della Chiesa. Cercare di ignorarla(6), come stanno facendo le gerarchie vaticane, è un rimedio peggiore della cura.

 

 

(6) o limitarsi a denunciarla, senza prendere i dovuti e radicali provvedimenti...

       La moltiplicazione dei cosiddetti gruppi o movimenti tradizionalisti, è la prova che una consistente fetta di fedeli non si è fatta abbindolare dal buonismo irenista e relativista promosso inconsciamente(7) dal Concilio Vaticano II.

 


(7)
Altro che incosciamente! Con piena avvertenza e deliberato consenso! satanicamente.

       Il tentativo di marca progressista massonica di arrivare alla creazione di un’unica religione sincretistica (possibilmente umanitaria), i cui slogan unificanti si chiamano Pace, Rispetto e Dialogo, potrà essere stroncato solamente riformando dall’interno la cattolicità. Riforma che dovrà necessariamente partire dai seminari, [attualmente] vere fucine di eterodossie, che se non contrastate, si riverseranno irrimediabilmente sui poveri fedeli disorientati.

Gianni Toffali

 

 

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